Dal 19 giugno è disponibile, su tutti i digital stores, il nuovo singolo dal titolo ‘Patti’.
‘Patti’, insieme a ‘Marte e Venere’ e ‘Scarabocchi’, sembra comporre un puzzle perfetto, in cui il nobile sentimento chiamato ‘amore’ viene scandagliato in un tripudio di emozioni contrastanti.
L’artista confessa “Anche se non è stato il brano di debutto, ‘Patti’ è il primo singolo prodotto dopo il mio stop artistico. Venivo da un periodo abbastanza buio ed è stato proprio questo che mi ha portato a riprendere. Il testo è carico di una rabbia ancora fresca e di malinconia per ciò che non tornerà più. Mentre componevo il brano, iniziavo ad elaborare ciò che mi era accaduto. Forse l’ho scritto perché avevo paura che tutto finisse e fosse dimenticato. Volevo rendere immortale ciò che stava per morire…”.
“Hai visto poi
sono tornato a scrivere
ora che il tempo mi sorride
ed io non so più ridere”
Il tema è ancora una volta l’amore, un impulso tanto profondo e sincero, quanto complicato e sofferto.
“Noi siamo il più grande amore
che però non ci ha creduto”
K-DUE grida un sentimento forte, che dovrebbe essere odio ma purtroppo è ancora amore. L’artista cerca conferme dalla donna agognata, che però non tornerà mai più accanto a lui.
Questo groviglio di sensazioni viene espresso appieno nel ritornello.
“Perché vorrei odiarti in fondo
Quello che cerco è ancora là
Io che non riesco a stare al Mondo
Quello che voglio non tornerà”
Il protagonista si colpevolizza poi di non aver saputo capire e proteggere quel prezioso dono che, per un attimo, ha potuto stringere tra le sue braccia.
“E cerco di non ricordare
che non ti ho saputo amare
…
La cosa più importante al Mondo
e non ne tenevo conto”